L’EVOLUZIONE

19 giugno 2013

UN GENE X STA MUTANDO IL MONDO DELLA BICICLETTA

Una data storica quella del 19 giugno 2013, che cambierà per sempre il modo di intendere la bici. Nella suggestiva location di Passignano sul Trasimeno toglie i veli e si mostra agli addetti ai lavori Bixe, opera “Made in Umbria” di alta ingegneria meccanica prodotta e commercializzata dall’azienda BiXe Italia. 

Il sistema di pedalata alternata BiXe (www.bixeitalia.it) mantiene inalterato tutto ciò che di bello c’è nella vecchia e cara bicicletta e vi aggiunge qualcosa di radicalmente nuovo: la possibilità di spingere avanti pedalando anche all’indietro, sfruttando in tal modo muscoli diversi grazie all’inversione di sforzo, il che permette di migliorare durata, potenza e prestazioni in modo naturale. 

“Please don’t call me Bike, call me BiXe!” 

“Questo sistema – sottolinea il Responsabile Tecnico di Bixe Italia, Ing. Alessio Mezzetti – si inserisce nel mondo dei componenti meccanici della bicicletta nella sua essenza. Pur offrendo una possibilità in più al ciclista, il meccanismo non altera la struttura di qualsiasi tipo di bicicletta. Bixe si inserisce come un optional performante nel campo ciclistico, che può essere utilizzato sia dal professionista sia dall’appassionato occasionale. Esistono differenti versioni del sistema: il Bixe 47 che è stato concepito per biciclette con movimento centrale dedicato e il BiXegear, che consiste in un sistema esterno al movimento centrale e proprio per questa sua prerogativa applicabile a tutte le biciclette”.

La nuova e rivoluzionaria biXe ed il relativo sistema evoluto di pedalata.

2000 Il Primo prototipo

Il primo obiettivo di questo prototipo è stato quello di testare su “strada” l’effetto di pedalare sia avanti che indietro per capire se l’idea poteva essere veramente valida e interessante.

2002 L'Evoluzione

Il meccanismo viene inserito nel movimento centrale. Questo prototipo ha percorso molti km e raccolto tanti consensi, che ci hanno stimolato a migliorare il sistema e ridurne le dimensioni.

2009 Il Prototipo finale

Il meccanismo viene ridotto e dotato di un sistema meccanico di sblocco al manubrio che permette di inserire e disinserire a piacimento la pedalata indietro. Nasce il primo gene X.

2010 IL BREVETTO Il Prototipo finale

Il sistema di pedalata evoluto APS (Advanced Pedaling System) viene brevettato. In questo cammino gioca un ruolo determinante l’incontro con il Centro Sviluppo Brevetti Leini di Torino.

Abbiamo brevettato e realizzato l’unico movimento centrale che permette di usare la bicicletta pedalando sia in avanti che indietro. Le corone anteriori ruotando sempre in avanti permettono di usare cambio e deragliatore anche pedalando indietro, si può montare in ogni tipologia di bicicletta con telaio avente la scatola movimento centrale dedicata al nostro meccanismo.

Il meccanismo in oggetto e’ dotato di un sistema meccanico di sblocco al manubrio che permette di disinserire/inserire la pedalata indietro, la pedalata in avanti tradizionale rimane sempre attiva.

Il nostro brevetto non altera né la struttura né la funzionalità della bicicletta stessa, ma aggiunge una possibilità in più nell’uso sfruttando muscoli diversi grazie all’inversione di sforzo.

Il sistema di test creato simula il processo di pedalata intervallando periodi di pedalata in avanti con periodi di pedalata all’indietro; attualmente in un giorno vengo svolti 4 cicli di carico da 6 ore ciascuno.

All’interno di ogni ciclo 4 ore sono dedicate alla pedalata in avanti e 2 ore alla pedalata all’indietro. Con sequenza temporale ben precisa si impongono picchi di carico tali da simulare lo scatto di un ciclista.

Il sistema è tale che dopo 2 mesi di test il meccanismo è come se avesse percorso circa 60000 km ovvero la distanza percorsa da un ciclista professionista nel corso di 3 stagioni.